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Pubblicità: l’anima del commercio..cosa è cambiato?

cambiano i modi,ma il succo resta sempre lo stesso

Che abbiate 20 anni oppure 80 poco importa, a tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di fermarsi davanti ad un cartellone pubblicitario, di guardare  un trafiletto sul giornale che sponsorizzava un’azienda, di imbattervi in uno spot in TV proprio quando eravate nel momento cruciale del vostro programma televisivo.
Ne è passato di tempo dal vecchio carosello, oppure dal simpatico imbianchino che si aggirava per Milano con un pennello grande: “Devo dipingere una parete grande…”
Se guardiamo per un attimo indietro anche solo di 15 anni ci accorgiamo subito di alcune differenze sostanziali in questo settore, dall’acquisizione del cliente alle consultazioni delle offerte, ma soprattutto dal modo di fare pubblicità. Recentemente mi sono imbattuto su un articolo apparso nel 1999 su un noto giornale dedicato alle auto; si parlava di pubblicità nel settore automotive e sul ruolo di regina che la televisione avesse nel trasmettere il messaggio pubblicitario al pubblico; seguiva un intervista nel quale emergeva appunto l’importanza degli investimenti pubblicitari di uno spot televisivo,nel quale in 30 secondi un’azienda si giocava magari anni di investimenti e sviluppo. Passando a mercati più “locali” come non citare i giornali di annunci pubblicitari che per anni hanno riempito le nostre edicole, oppure le famose Pagine Gialle che ognuno teneva a casa o in ufficio perchè “li dentro trovavi tutti”.
Sembrano passati molti anni da questi esempi proposti, eppure non è così. C’è una cosa che oggi accomuna il grande brand e l’ azienda a conduzione familiare, la multinazionale ed il piccolo negozio di vestiti, la ditta che ha clienti in tutto il mondo e quella che non esce dalla propria provincia. Il filo conduttore è uno solo e si chiama Internet.
Internet è una rete che offre molteplici possibilità di business e negli ultimi anni questo strumento è diventato tra i più utilizzati da chi vuole pubblicizzare qualcosa per svariati motivi: costi inferiori, maggiore velocità nella “trasmissione del messaggio”, maggiore versatilità, maggior numero di utenti raggiunti.
Vi sono molti modi per essere presenti su internet; ci sono aziende che si limitano a segnalare la propria attività su google maps, altre che inseriscono pubblicità su siti di settore; c’è chi preferisce investire sui social network e chi invece punta a commercializzare online i propri prodotti.
Qualunque sia la strategia che uno vuole adottare, lo strumento di partenza è sempre un buon sito internet; un sito web è il vostro biglietto da visita, il vostro negozio, la vostra presenza nel mercato del world wide web.
Cosa deve avere un buon sito internet al giorno d’oggi? sicuramente deve essere responsive, cioè deve essere visualizzabile su qualsiasi dispositivo (pc, tablet,smartphone), deve essere interfacciato con i social network che utilizzate (facebook,twitter,ma anche linkedin e youtube in alcuni casi).
Un sito internet è una vetrina, dedichiamo quindi del tempo alla preparazione dei testi, alla scelta delle foto senza dimenticarci di scegliere un buon dominio (vedi articolo precedente).
Concludendo possiamo tranquillamente affermare che internet è diventato uno degli strumenti più completi per fare pubblicità ed imporre la propria presenza in rete; non possiamo sapere quali saranno le prossime evoluzioni da qui a 5 anni ma se per un attimo ripensiamo a com’era un computer 25-30 anni fa e soprattutto alle funzionalità che poteva offrirci, molte azioni della nostra vita quotidiana sono cambiate e molte saranno destinate ancora a cambiare nel breve e medio termine.

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