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Tipi di video marketing 2025: persone che filmano con smartphone e fotocamere su treppiedi.

I tipi di video che ogni azienda dovrebbe usare nel marketing: esempi semplici, durata e idee pratiche

Perché puntare sui video

Come mai i video sono diventati così popolari oggi? Risposta secca, chiara e semplice: perchè le persone sono sempre più pigre! Ora proviamo invece a dare una lettura più professionale: I video aiutano a fare conoscere un’azienda, un brand o semplicemente un freelance, perché uniscono immagini, voce e testo in un formato facile da capire e veloce da vedere soprattutto da telefono. Con pochi, a volte pochissimi tipi di video ben fatti si può coprire tutto il percorso del nostro utente o cliente, dalla scoperta (tecnicamente chiamata “pubblico freddo”) alla scelta finale, senza complicarsi la vita con termini tecnici o produzioni costose. La cosa da tenere sempre a mente è avere un obiettivo chiaro per ogni video, dire una cosa per volta e chiudere sempre con un invito semplice come “scrivici su WhatsApp” o “prenota qui” per trasformare la visione in azione.​​

Le 3 tipologie base di video

Questi che andremo a vedere nei prossimi paragrafi sono la base di una libreria di video utile a chi inizia a cimentarsi in questo mondo oppure vuole mettere un pò di ordine alla propria comunicazione online senza perdere troppo tempo.​​

Video Branding

Serve a presentare chi siete, cosa fate in tre punti e perché fidarsi, con tono umano e vicino alle persone, evitando gergo e numeri complicati che confondono. Esempio concreto per PMI locale: il titolare si presenta, mostra 3 motivi per cui i clienti tornano (esempio qualità, velocità, cortesia) e chiude con “seguici per offerte e novità”, durando 20‑40 secondi per restare chiari e memorabili.​​

Video Tips/Informativo

Consiste ad esempio in 3 consigli pratici e 1 errore da evitare nel vostro campo/lavoro. Lo scopo è quello di insegnare qualcosa di utile all’utente che magari si ricorderà di voi quando avrà bisogno, usando parole semplici e immagini che mostrano i passaggi. Esempio per un fotografo freelance: “3 trucchi per fare degli ottimi scatti vicino alla finestra” con demo veloce e invito “salva il video per usarlo quando scatti”, durando 30‑60 secondi per non annoiare.​​

Video per Lead generation

È un video che invita a fare un’azione precisa, come ad esempio richiedere un preventivo oppure prenotare un appuntamento o ancora un tavolo al ristorante. Il video deve far capire immediatamente il beneficio e come contattarvi subito. Visto che abbiamo parlato di ristorante, un esempio del settore potrebbe essere: “Giovedi 11 giro pizza a 15 euro, per i primi 20 che prenotano un tavolo le bevande sono gratis!. I video di questo tipo solitamente sono molto brevi (20‑30 secondi), in modo da veicolare il più possibile il messaggio nella testa del cliente.

Altre macro‑categorie di video

Una volta impostate queste 3 macroaree di video è possibile aggiungere queste ulteriori categorie a seconda del nostro tipo di attività. Mentre negli esempi precedenti avevamo tipologie di video che bene o male si possono sempre utilizzare qui entriamo più nello specifico ed occorre valutare caso per caso per capire se possono fare per noi. L’utilizzo di queste tipologie aiuta a costruire fiducia, spiegare meglio i servizi e rispondere ai dubbi comuni del pubblico, soprattutto per attività locali e professionisti.​

Riprova sociale
(testimonianze e storie clienti)

Questo tipo di video mostra clienti reali che raccontano perché si sono trovati bene con noi. A seconda delle tipologia a volte viene affiancato anche un prima e dopo. Questa tipologia di contenuto è molto apprezzato perché le persone si fidano di altre persone più che della pubblicità. Esempio per studio dentistico: 3 clienti in clip da 10‑15 secondi ciascuna che dicono cosa apprezzano, con invito “guarda altre recensioni sul nostro profilo”, per un totale di 30‑60 secondi.​

Product marketing
(demo semplici e spiegazioni)

Fate vedere come si usa un prodotto o come funziona un servizio in X passaggi (non esagerate con il numero totale), con scritte molto sintetiche a schermo, così chi guarda capisce subito se è quello che cerca. Esempio per centro benessere: “Come funziona il trattamento X in 3 passaggi” con immagini ravvicinate, durando 45‑90 secondi per coprire bene i momenti chiave senza “allungare troppo. il brodo”.

Community & culture
(dietro le quinte e persone)

Mostra chi lavora con voi, il laboratorio, la cucina o lo studio. Lo scopo di questo video è quello di creare fiducia e far vedere che dietro c’è un team vero e appassionato. Esempio per ristorante: “Dietro le quinte della nostra pizza del giorno” con impasto, condimento e forno, 30‑60 secondi con invito “vieni a provarla oggi”. La clp deve trasmettere all’utente vicinanza, spontaneità ed un pizzico di umanità.​

Supporto & domande frequenti
(FAQ e tutorial brevi)

Questa tipologia di video è molto diffusa e serve per rispondere ai dubbi più comuni con parole semplici e passaggi chiari, riducendo le chiamate ripetitive e dando un aiuto vero a chi vi segue. Esempio per idraulico: “Sono Pino ed in questo video ti mostro cosa fare subito se ti perde acqua dal lavello. In questi video sarebbe buona cosa mettere i propri contatti in chiusura. Durata 30‑45 secondi massimo.

Eventi & novità

Un video realizzato con questo taglio annuncia una novità o riassume cosa è successo recentemente all’interno del’azienda. Il ritmo è solitamente vivace e frizzante per tenere l’utente attivo. Esempio per agenzia immobiliare: “In arrivo un bilocale in centro ed uno splendido attico vista mare, ecco un piccolo assaggio” con 3 inquadrature rapide e invito “scrivici per la visita”. Durata: 20‑40 secondi per generare interesse e curiosità nell’utente.

Quanto devono durare i video?

La durata giusta di un video non esiste perchè dipende sempre da cosa vuoi ottenere, dove pubblichi, di cosa ti occupi e qual è il messaggio che vuoi trasmettere. Detto ciò ci sono intervalli che possiamo utilizzare come matrici.​

  • Social brevi: puntare a 15‑45 secondi per fermare lo scroll e dire l’essenziale, allungando a 30‑60 secondi se spieghi tre passaggi chiari o mostri un prima/dopo per aumentare visione completa.​
  • Video un po’ più lunghi: per spiegazioni più dettagliate mantieniti tra 60‑120 secondi, perché danno il tempo di capire senza annoiare su mobile, specialmente con scritte chiare a schermo.​
  • Dirette e contenuti lunghi: usali solo se hai davvero tanto da mostrare o raccontare, e metti dei capitoli o passaggi segnalati per aiutare chi guarda a trovare subito ciò che cerca, evitando dispersione.​
  • Durate per tipo semplificate: Branding 20‑40s, Tips 30‑60s, Lead 20‑30s, Testimonianze 30‑60s, Demo 45‑90s, Dietro le quinte 30‑60s, così sai subito come impostare la scaletta senza perdere tempo.​​

N.B. – Cerca di dosare bene la durata del video. Più un video è lungo più generalmente viene apprezzato dagli algoritmi ma nello stesso tempo più e lungo meno probabilità ci sono che le persone lo guardino tutto.

Esempi pratici per tre settori

Video per PMI locali: negozi, artigiani, ristorazione

  • Chi siamo in 30 secondi: volto del titolare, 3 motivi per cui i clienti vi scelgono ed invito “seguici per novità e offerte”, restando entro 20‑40 secondi per essere chiari e diretti.​​
  • 3 consigli utili: esempi pratici come “come conservare il pane”, “come scegliere il tassello giusto” o “come asciugare i capelli senza rovinarli”, con immagini ravvicinate e scritte brevi, 30‑60 secondi.​
  • Clienti soddisfatti: 2‑3 mini clip con perché tornano da voi, meglio con un prima/dopo se ha senso, chiusura “leggi altre recensioni” e durata 30‑60 secondi per restare vivi e credibili.​
  • Dimostrazione semplice: far vedere un servizio o prodotto in uso, per esempio stesura della pizza o riparazione veloce di un mobile, 45‑90 secondi con titoletti chiari a schermo per capire i passaggi.​
  • Offerta del momento: messaggio diretto con beneficio e come prenotare, per esempio “10 tagli promo questa settimana, scrivici su WhatsApp”, 20‑30 secondi per spingere l’azione senza distrazioni.​​

Video Freelance: fotografi, avvocati, artigiani

  • Presentazione semplice: chi sei, cosa fai e un risultato concreto (esempio “oltre 50 lavori locali”), invito “contattami per un preventivo” e durata 20‑40 secondi per lasciare il segno senza parlare troppo.​
  • Trucco del mestiere: tutorial veloce con 3 step, per esempio come imbiancare senza sporcare, impostare un reel base o chiudere il rubinetto centrale, con scritte a supporto in 30‑60 secondi.​
  • Storia cliente: mini racconto prima/dopo di un incarico con “cosa c’era, cosa ho fatto, com’è finita”, invito “guarda altri lavori nel profilo” e durata 45‑90 secondi per dare sostanza.​
  • Come lavoro: mostrare il processo dal primo contatto alla consegna in modo molto semplice, 45‑120 secondi quando serve più chiarezza, senza parole difficili.​
  • Invito concreto: proposta chiara tipo “consulenza legale rapida a 149€, 5 posti questo mese, scrivimi in DM”, 20‑30 secondi per catturare le persone pronte ad agire.​

Video aziende di Servizi: studi professionali, agenzie immobiliari

  • Il nostro studio in 3 punti: volto del referente, servizi principali in parole comuni e prova reale come anni di attività o pratiche seguite, invito “prenota un appuntamento”, 20‑40 secondi.​
  • Domande frequenti: risposte chiare a dubbi comuni, per esempio “quando serve aprire la partita IVA”, “documenti per vendere casa” o “ogni quanto fare il trattamento X”, 30‑90 secondi con esempi semplici.​
  • Testimonianze: cliente che racconta in modo essenziale come vi siete mossi e perché si è trovato bene, 30‑60 secondi con invito “leggi altre recensioni” per dare continuità.​
  • Visita guidata: mostrare ambienti o case con 3 punti di forza chiari e invito a fissare la visita, 45‑90 secondi per mantenere ritmo e interesse alto.​
  • Offerta a prova di dubbio: messaggio con beneficio e disponibilità reale tipo “5 appuntamenti liberi questa settimana”, 20‑30 secondi e un solo invito finale per non confondere.​​

Come dire le cose in modo chiaro

Usa parole che useresti in negozio o al telefono con un cliente, spiegando un concetto per volta con frasi brevi e senza sigle strane, perché la semplicità fa capire e convincere meglio. Parla come se parlassi alla casalinga di Voghera, alla gente piacciono i concetti semplici. Mostra mentre spieghi: mani in azione (noi italiani siamo bravissimi nel gesticolare), inquadrature ravvicinate, scritte corte per riassumere ogni passaggio, così chi guarda capisce anche senza audio alto o con poco tempo. Metti sempre un solo invito finale, come “scrivici su WhatsApp”, “prenota qui” o “chiama ora”, per rendere il prossimo passo facile e immediato.​​

Mini guida SEO in parole semplici

Scegli un titolo chiaro con la parola chiave naturale che descrive il video, spiega in descrizione cosa impara la persona e per chi è il contenuto, e aggiungi l’invito finale coerente con l’obiettivo del video per migliorare la risposta delle persone. Aggiungi i sottotitoli al video per aiutare chi guarda senza audio e per far capire meglio anche a chi scorre veloce, e incorpora il video in una pagina del sito dove la persona può trovare più informazioni e contatti. Se il video è più lungo, dividi in capitoli o step chiari per aiutare la navigazione e ricava clip brevi per i social con rimando al contenuto completo sul sito o sul profilo, così lavori sia sulla scoperta che sull’approfondimento.​

Riepilogo operativo per iniziare

Per partire oggi, prepara tre video semplici: un “chi siamo” da 20‑40 secondi, un “3 consigli utili” da 30‑60 secondi e una “testimonianza” da 30‑60 secondi, così copri conoscenza, utilità e fiducia senza complicarti la vita. Registra due versioni quando puoi, una più corta per i social e una un po’ più lunga per il sito o la scheda Google, così risparmi tempo e usi lo stesso contenuto in più posti. Termina il video con un invito unico e facile da seguire, perché la chiarezza sul “cosa fare adesso” vale più di effetti speciali o parole difficili che rischiano di confondere.

Ad ogni canale il proprio contenuto

Fare un discorso sui canali e le tipologie di video non è semplice perchè è facile cadere nella tentazione di generalizzare. Proviamo a spiegarlo con un fatto reale che ci è capitato: anni fa un nostro cliente (piccolissima cantina vinicola) fece un evento. Avete presente quelle feste di paese dove quando passi trovi un banchetto con i vini da assaggiare e qualche patatina? Ecco, diciamo che più o meno era così. Dopo qualche giorno trovammo il video di quell’evento su Linkedin! Per chi non lo sapesse Linkedin è il social network professionale per eccellenza dove solitamente l’utente medio si aspetta di trovare ben altro rispetto ad un video del genere! Battute a parte è sempre importante scegliere il canale giusto perchè dietro ogni canale ci sono degli utenti che potrebbero essere diversi per età, tipologia e gusti.

Con questo piccolo (ma non troppo) approfondimento speriamo di avere aiutato a far chiarezza su questo aspetto. La prossima volta che vedrete un video provate a capire a quale tipologia appartiene e come è stato costruito. Più video guardate più vi accorgerete che gli schemi bene o male sono sempre quelli. Se invece avete bisogno di noi, potete contattarci senza impegno!

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